Le storie sono importanti,a me piacciono tutte... e tanto!
Proverò a scrivere la mia raccontando perchè dar vita ad una "piccola scuola" in provincia.
Vi confesserò che non l' avevo proprio pensata e anzi credo proprio che essa abbia cercato e voluto me.
La scelta della facoltà di Economia e Commercio alla fine del liceo per me era stata dettata sicuramente dalla voglia di affermarmi e trovare un lavoro alla fine degli studi. Venivo da una famiglia modesta che mi aveva insegnato il senso del dovere e con sacrificio aveva sostenuto sempre i miei studi desiderando per me il meglo. Del resto ero stata sempre molto brava a scuola e già dai tempi del liceo cercavo di contribuire agli sforzi della mia famiglia seguendo bambini che avevano bisogno di essere aiutati nei compiti. Una cosa che mai interruppi , anche quando durante i primi anni dell'università era difficile riuscirlo a fare, dovendo frequentare le lezioni e sostenere tutti gli esami previsti con una buona media per ottenere l'esonero tasse e la borsa di studio. Ma ci riuscii per ben tre anni accademici, poi qualcosa cominciò a cambiare e la mia brillante carriera universitaria cominciò a rallentare... Forse non ne avevo ancora la piena consapevolezza, ma sicuramente una parte di me aveva capito che la strada intrapresa non era quella giusta per me. Non volevo deludere i miei sogni e soprattutto quelli della mia famiglia, non abbandonai gli studi ma cominciai a lavorare sempre più intensamente in casa, in alcune piccole scuole e aiutai il mio ragazzo a dar vita ad un'attività commerciale che sarebbe potuto diventare il suo futuro: un negozio di strumenti musicali con annessa una scuola di musica. Ecco i primi grandi segni che però ancora non leggevo...continuavo ad essere iscritta , sostenevo gli esami rimasti anche se sempre più lentamente ma facevo "impresa" tutti i giorni. Mai, nonostante i nuovi impegni, avevo rinunciato alle mie lezioni e tanti erano i ragazzi che volevano proprio me e che apprezzavano il mio modo di lavorare con loro. Cominciai a capire che quella era per me una vera passione e che niente mi avrebbe fatto rinunciare ad essa. L'idea di aprire un centro servizi didattici ben organizzato inizialmente non partì da me anche perchè ero impegnata in diverse attività e volevo terminare gli studi, ma fui tirata dentro perchè molte erano le persone che seguivo e la mia esperienza imprenditoriale poteva fare la differenza. Non mi feci pregare molto, iniziai e sempre di più la mia particolare didattica completamente basata sulla cura della relazione e sulla grande empatia che si veniva a creare prendeva forma e riscuoteva successo. Capii che quello era ciò che amavo e mi riusciva bene fare. Interruppi la mia carriera universitaria definitivamente e divenni titolare del piccolo Centro Servizi Didattici in Cisterna di Latina,perchè gli altri nel frattempo abbandonarono l'impresa. Non era quello che avevo sicuramente pensato per me, ma era quello che con grande dedizione mi ritrovai a fare così, quasi per magia, senza neanche accorgermene. Il centro studi divenne PANTA REI Servizi Didattici ispirato al" divenire" di Eraclito di Efeso e per molti anni occupò interamente la mia vita aprendomi nuovi orizzonti e regalandomi gioie e anche dure prove.
Il mio interesse e amore per l'umano e il grande mistero che esso porta con sè non mi avrebbe permesso di fare altro...impresa si ma nel sociale, creatività si ma nei progetti rivolti ai giovani e soprattutto a coloro che più ne avevano bisogno.
Una "piccola scuola" che da sempre forse aspettava me e che ha lasciato un segno indelebile in molti ragazzi che hanno reso la mia vita "ricca" e "speciale". Molti di essi sono uomini e donne ormai , padri, madri, grandi o piccoli lavoratori, ma il legame c'è ancora; è rimasto lo stesso e condividono, come da piccini, i loro destini con me.
Questa è vera bellezza per me.
Nadia Biscossi